ABBIATENSE – Negli scorsi giorni un articolo apparso su un quotidiano  che accoglieva lo sfogo di  Alberto Gelpi, da sempre autorevole  punto di riferimento del Centro il Melograno di strada Cassinetta, ha suscitato diverse reazioni sui social, gli abbiamo chiesto una dichiarazione per chiarire la situazione. Gelpi ha risposto: “Sono una quindicina i comuni dell’abbiatense e del magentino che ancora non hanno riconosciuto ad Anffas parte dei contributi che il Governo ha stanziato e che spettano alla struttura di Strada Cassinetta per le attività svolte durante il periodo di chiusura a causa dell’emergenza Covid. Come è noto la nostra comunità alloggio non ha mai smesso di svolgere la sua funzione, mentre il cdd di Strada Cassinetta e il Cse di Rosate sono stati chiusi per oltre 3 mesi. Un periodo di intenso lavoro per tutto il nostro staff: il personale è stato impegnato nel css, ma anche con attività diurne per i 10 ospiti residenti. A queste – precisa il volontario e consigliere Alberto Gelpi – si aggiungono tutte le proposte educative e di aiuto psicologico da remoto organizzate giornalmente dai nostri educatori a sostegno proprio delle famiglie. Nessuno è stato abbandonato, anzi, si è lavorato il doppio proprio per garantire supporto a genitori anziani a casa con figli gravemente disabili e per far vivere il più serenamente possibile i nostri ragazzi costretti a una quarantena domestica e lontani dai loro riferimenti, dai luoghi a loro più familiari. Sono state proposte attività on-line, mantenuti contatti giornalieri e organizzato anche visite a domicilio per la consegna di giochi e altri materiali importanti per lo svolgimento di alcune attività educative. Assistere 26 persone da remoto è stato un impegno enorme per il nostro personale. Le spese sostenute in questi mesi sono state tantissime e purtroppo solo alcuni Comuni hanno riconosciuto ad Anffas i contributi erogati dal Governo. Nel corso dell’emergenza sanitaria da Covid-19 sono state incrementate le risorse dei Fondi sociali (Fondo per le non autosufficienze, Fondo Dopo di noi, Fondo politiche per la famiglia) con la finalità di rafforzare il sistema di interventi e servizi territoriali dedicati alla famiglia e alla disabilità. Noi chiediamo quello che ci spetta, proprio per proseguire nel nostro servizio. Alcune amministrazioni si sono dimostrate subito comprensive e hanno già fatto pervenire i loro aiuti, e parlo dei comuni di Legnano, Morimondo, Ozzero e Motta Visconti, con altre è stato aperto un dialogo (tra gli altri il comune di Abbiategrasso, grazie alla disponibilità dell’assessore al Sociale Petrali), ma siamo in attesa ancora di molte risposte. Dopo alcuni incontri con il sindaco di Morimondo Marco Marelli, in rappresentanza dei colleghi del territorio, e con l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Abbiategrasso Rosella Petrali, sono state redatte dai nostri coordinatori delle schede riepilogative di tutte le attività svolte durante i mesi di emergenza sanitaria. Ora siamo in attesa di risposte e dei relativi contributi. Non chiediamo altro che quello che ci spetta. Chiaramente – conclude Alberto Gelpi – siamo consapevoli del momento di difficoltà per le amministrazioni locali, ma per continuare con le nostre attività e il nostro servizio abbiamo bisogno di quello che ci è dovuto. Complessivamente sono quasi 60mila euro”. Alberto Gelpi ci tiene a precisare che le spese straordinarie, e chiaramente non prevedibili, non sono certo terminate. Il 6 luglio scorso i ragazzi che frequentano il cdd di Strada Cassinetta e gli ospiti del cse di Rosate sono tornati in struttura, per svolgere attività educative e ricreative dalle 9 alle 16, dal lunedì al venerdì, e per far questo abbiamo dovuto organizzare tutti gli spazi a disposizione che chiaramente vanno sanificati di continuo. I ragazzi sono divisi in piccolissimi gruppi e il personale è impiegato completamente. Giornalmente investiamo moltissime risorse per lavorare in sicurezza, e per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale. Anche per il trasporto abbiamo dovuto chiedere uno sforzo straordinario ai nostri dipendenti che insieme ai pochi volontari e con i nostri mezzi si occupano di andare a prendere i ragazzi a casa al mattino e di riportarli al pomeriggio. Avevamo chiesto aiuto al comune di Abbiategrasso proprio per il servizio di trasporto. L’amministrazione, ci tengo a precisarlo, non se ne è lavata le mani, e ci ha dirottati verso la Croce Azzurra che purtroppo sta vivendo un momento non facile e non ha potuto garantirci il suo aiuto. Il servizio è così partito 3 settimane fa solo grazie all’impegno del nostro personale e dei volontari. Fortunatamente in questi giorni siamo riusciti a trovare un accordo con Auser Filo d’Argento di Abbiategrasso che si è resa disponibile a coprire alcuni turni. Colgo l’occasione per ringraziare l’associazione, il loro supporto per noi significa moltissimo”. E.G.