Il 28 febbraio 2018, il CIPE ha approvato il progetto definitivo del primo stralcio del collegamento tra la S.S. 11 “Padana Superiore” a Magenta e la Tangenziale Ovest di Milano. Ma anche la Variante di Abbiategrasso e adeguamento in sede fino al nuovo Ponte sul Fiume Ticino di Vigevano.
Questo non posso che definirlo una grave errore, una mancanza esplicita di conoscenza del nostro territorio e delle sue reali esigenze. Questa approvazione non può e non deve in alcun modo fermarci dall’esprimere il nostro sostanziale rifiuto per un’opera inutile, dispendiosa economicamente (il costo è previsto per 220 Milioni di euro, ma come spesso succedere lieviterà nel tempo), che devasta una realtà che vive di agricoltura i cui comuni sono gioielli incastonati nel verde.
L’approvazione al CIPE di oggi significa che i lavori per la variante, potranno prendere avvio, ma i tempi sono ancora lunghi (tra bandi, appalti e passaggi burocratici). Per fermare tutto ciò, abbiamo oggi una sola possibilità: votare Gori Presidente per la Regione Lombardia, e un consigliere abbiatense attento ai problemi ambientali come me. Altrimenti ci potremmo trovare per l’ennesima vota con opere faraoniche inutili come la Pedemontana e la Brebemi, tanto volute dal centro destra, e tanto bistrattate dai viaggiatori.
Per quanto mi riguarda, farò tutto quanto in mio potere per far sì che si trovino soluzioni alternative più consone alla nostra realtà, come 3 circonvallazioni nei Comuni più interessati dall’elevato traffico cittadino: Abbiategrasso, Robecco, Magenta; il rafforzamento della Milano-Baggio (partendo dalla sostituzione dei semafori con rotonde) e il potenziamento dei trasporti alternativi come quelli su rotaia.
Nella Lombardia, considerata fra le regioni più ricche d’Italia, è drammatico osservare come – per ciò che riguarda il trasporto su rotaia – il 50 per cento dei treni ha oltre 35 anni di servizio: per non parlare della nostra MI-MO-Alessandria dove non pochi sono i treni con più di 40 anni di vetustà! Se in media nell’intera regione si contano almeno 56 corse cancellate al giorno, la nostra MIMO-AL vince l’oscar delle cancellazioni e dei ritardi con affollamenti che, sovente, richiamano i “carri bestiame”. Vivendo quasi ogni giorno il pendolarismo verso Milano,sono direttamente coinvolto dai disagi e dalle inefficienze di questa linea ferroviaria. Non si può dimenticare che su tale linea, definita tratta “colabrodo”,viaggiano ben 19.000 pendolari ogni giorno e in Lombardia è considerata quella a maggior criticità: in un anno su 1.280 treni previsti, oltre settecento hanno accumulato ritardi per un centinaio di ore, con quasi 60 treni soppressi o limitati.
Come cittadino abbiatense e candidato con Gori,ritengo vergognoso che i pendolari debbano vivere l’incubo del ritardo o addirittura della soppressione del treno, per raggiungere il sacrosanto luogo di lavoro. Con la giunta Gori, in linea con il suo programma, sosterrò con forza un bando di gara europeo per ottenere nuovi treni, incentivando quelli a due piani che oggi, realizzati negli anni ottanta, si contano sulle punte delle dita. Certamente sarà fondamentale il raddoppio del binario unico: se ne parla da anni senza alcun riscontro! Meritiamo fatti concreti, con nuovi investimenti per intervenire in maniera continuativa alla manutenzione degli stessi treni in servizio. Oggi più che mai la mobilità deve essere a misura del cittadino; ciò significa,anche,intervenire con razionalità sui percorsi stradali per lo snellimento del traffico e viabilità più sicura: una reale qualificazione del nostro territorio, da ‘usare’ bene senza abusarne, all’interno di un programma di valorizzazione storica, culturale, agricola, ambiti di cui l’est-ticino è ricchissimo. A tale proposito sembra che le amministrazioni di centro-destra con i loro candidati, non siano a conoscenza del fatto che l’ambiente naturale lungo il Ticino rappresenti il più grande parco fluviale in Europa: un dono della natura che attende solo di essere valorizzato! Mi chiedo,quindi, come sia ancora possibile ancora appoggiare il progetto della super-strada Vigevano-Malpensa che, risalente a ben dieci anni orsono, oggi è più che mai obsoleto per i forti mutamenti avvenuti nell’insieme delle realtà economiche e commerciali: potremmo mai concepire oggi l’apertura di mega centri commerciali nell’est-Ticino? Cattedrali senza vita adatte giusto per il riciclaggio di denari di dubbia provenienza! La super-strada sarebbeuna ferita indelebile all’interno di splendidi ambienti naturali e territoriali, senza alcuna concreta ricaduta di valorizzazione economica o sociale. Certo, dei buoni ritorni le avrebbero le nuove reti di ‘corruttela’, pronte a gettarsi su un appetitoso cibo cementizio come avvoltoi instancabili.
In questo senso molte sono state le riserveespresse dallo stesso consiglio dei lavori pubblici insieme alla consigliera del Parco del Ticino Gioia Gibelli; lo stesso Mario Rivolta, consigliere FAI per la Lombardia, ha indicato come il progetto superstrada sia ormai superato dalle nuove dinamiche economiche dove, ad esempio, i mega centri commerciali apparterranno sempre più al passato. Entrambi hannosempre fatto notare come sia venuto meno l’obiettivo da cui scaturiva la necessità di questa infrastruttura e cioè la terza pista di Malpensa. Non si comprende l’accanimento da parte di Forza Italia, con in testa, oggi, una Vittoria Brambilla mascherata da animalista, che intasca il lauto stipendio da parlamentare con una presenza alla camera dell’1,1 per cento nel corso dell’intera legislatura! E qui non si può che votare i nostri rappresentati locali non di destra e non lontani da questo territorio: è impensabile non votare Prina di Corbetta alla Camera, o la Fiorentini al Senato.
Ribadisco, se qualche passo indietro è stato fatto oggi, non tutto è perduto se i cittadini sapranno scegliere per che propone soluzioni intelligenti senza necessità di una cementificazione selvaggiae spreco di denaro pubblico, vi sono tutte le condizioni per intervenire sulla rete stradale dell’Est-Ticino in termini di ampliamenti, razionalizzazione viaria, nuove circonvallazioni, rondò. Vi sono progetti specifici, depositati in tal senso in diverse realtà comunali del nostro territorio.
Come candidato con Gori per la Lombardia chiedo – oltre all’appoggio con il voto per avere un referente del territorio al governo regionale – di aderire ai comitati dell’est-Ticino per vivere unattivismo civico all’interno del nostro territorio; affrontare, come reti solidali di comunità, problematiche e risoluzioniche da singoli soggetti appaiono velate dall’impossibilità.
Andrea Donati
Candidato Consigliere
Lista Gori Presidente