ABBIATEGRASSO – Durante l’approfondimento dell’ottavo punto all’ordine del giorno, “Revisione periodica delle partecipazioni pubbliche anno 2019 e piano di razionalizzazione anno 2020”, l’ass. Bottene ha spiegato perché il Comune non ha scelto Amaga per realizzare la nuova illuminazione pubblica. “Perché – ha detto – è un’opera molto meticolosa, si deve intervenire in una situazione consolidata negli anni a fronte di alcuni obiettivi dal punto di vista strategico si lavorerà per dare alla città anche dal punto di vista finanziario, quello che merita. Oggi la situazione non è rosea per una storia maturata da altri…” Il cons. Tarantola (lista Ricominciamo Insieme) ha chiesto la parola per rimarcare: “Non credete che ad Amaga, spacchettando il progetto, si dava un’opportunità? Apprendo dall’assessore che Amaga ha grossi problemi”. Dopo di lui Cattoni (Cambiamo Abbiategrasso) ha affermato: “I cittadini devono ricevere i servizi per cui pagano. Dal 2012 Amaga è in una situazione di difficoltà, il Comune controlla Amaga?” Il cons. Serra (Gruppo Misto): “Noi abbiamo il dovere politico di controllare, ma non è soprattutto compito del consiglio d’amministrazione di Amaga?”. Il cons. Finiguerra ( Cambiamo Abb.) rincara con: “Mi fa specie l’intervento dell’ass. Bottene, chiedo al Segretario comunale di controllare se è possibile che il presidente di Amaga, Bonasegale, nominato dal sindaco di Abbiategrasso che lo dovrebbe controllare, sia anche commissario straordinario di Forza Italia, direttamente responsabile politicamente anche dell’operato dello stesso sindaco. Chiedo se questo rapporto gerarchico è corretto. Il sindaco deve controllare se il presidente di Amaga raggiunge gli obiettivi della municipalizzata ma, a sua volta, è un suo sottoposto dal punto di vista politico. Un rapporto a dir poco anomalo”. La maggioranza, come prevedibile, ha votato a favore, la minoranza contro, tranne i tre consiglieri del Partito Democratico che, come annunciato, per protesta contro l’adozione del P.A. BCS, hanno partecipato solo alla discussione dei punti richiesti dai gruppi di minoranza. E.G.