ABBIATEGRASSO – Giovedì 26 settembre alle 17 in sala consiliare verrà illustrato il programma di incontri per famigliari e persone con demenza. Il tema di questi incontri sarà “la memoria” di come eravamo, alla ricerca dei ricordi perduti. Questi incontri saranno tenuti nei locali della biblioteca, con il sostegno dei volontari della “associazione amici della biblioteca”e degli insegnanti e studenti del Liceo “Bachelet”, con la presenza di psicologhe della “Fondazione Golgi Cenci”. Infatti la memoria fa parte di noi ma malattie come l’Alzheimer possono farla perdere. La nostra memoria però non è solo depositata nei ricordi della mente di ciascuno, ma è formata anche da testimonianze che ci possono facilitare il ricordo del passato: racconti, fotografie, oggetti, musiche, giornali, cartoline etc. Queste cose, che le attuali generazioni di anziani hanno condiviso e vissuto, possono aiutarli anche a confermare i loro ricordi personali e la loro stessa storia e identità. Gli Amici della biblioteca si stanno impegnando a scegliere il materiale adatto a illustrare i modelli di vita del passato, potendo contare su un archivio di migliaia di immagini raccolte nella biblioteca di Abbiategrasso, un prezioso giacimento di ricordi in cui trovare le immagini più significative. I giovani di oggi non hanno idea di come si viveva nel quotidiano in Italia e ad Abbiategrasso negli anni ’40, ‘50 e‘60. Nel ricordare e far rivivere il passato, a partire dalle immagini e dagli oggetti raccolti, si farà in modo che dei giovani studenti possano conoscere meglio la vita di chi è nato prima di loro. Gli studenti saranno presenti agli incontri per porre domande, ascoltare le storie del passato e portare le loro idee e commenti in merito. Questo aiuterà sia chi ha problemi di memoria sia chi non li ha a dar valore al ricordo e a vivere meglio il presente condividendolo con gli altri. Il ricordo non è il presente che si rivolge al passato ma il passato che ridiventa presente. Questa iniziativa è stata resa possibile anche dal finanziamento di questo progetto che ha vinto il concorso nazionale “Aviva”, come primo classificato.