Alla luce dei prossimi pensionamenti dei responsabili della Pneumologia e della Medicina del “Cantù” e preso atto che l’Ortopedia dal 1° ottobre 2016 non praticherà più interventi per le fratture del femore, possiamo affermare che al nostro Ospedale è in corso un processo di depotenziamento.
Forse è ancora prematuro parlarne, ma la nostra sensazione è che questo sia solo l’inizio.
Del trasferimento della Pneumologia a Magenta e della chiusura notturna del Pronto Soccorso se ne parla ormai da mesi, ma il fronte dei problemi si è allargato anche ad altri reparti.
Al cospetto di questi nuovi elementi, il rischio è che l’Ospedale di Abbiategrasso venga ulteriormente impoverito di servizi, nel silenzio generale di chi (in questi frangenti molto delicati) dovrebbe garantire ai cittadini il diritto alla salute, il direttore generale dell’ASST Massimo Lombardo. La nostra speranza è che tutte queste indiscrezioni siano presto smentite dal Piano organizzativo aziendale strategico (Poas) che sarà presentato in Regione nelle prossime settimane.
Se così non fosse, la sensazione è che il futuro di questa struttura sia quello di diventare qualcosa di simile ad una clinica geriatrica, magari in appoggio al nostro istituto geriatrico d’eccellenza, il C. Golgi. Una situazione questa, che la nostra città non può permettersi di subire passivamente e sulla quale invitiamo i nostri amministratori a vigilare. Abbiategrasso Bene Comune