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Addio a Mario Tessuto: il cantore dell’Italia romantica degli anni Sessanta

Mario Tessuto

Mario Tessuto

Il mondo della musica italiana piange la scomparsa di Mario Tessuto, uno dei protagonisti indiscussi della scena musicale degli anni Sessanta e Settanta. Nato a Pignataro Maggiore, in provincia di Caserta, il 7 settembre 1943 con il nome di Mario Buongiovanni, il cantante si è spento il 4 dicembre 2024 a Vigevano, dove risiedeva da anni. La sua carriera, costellata di successi, lo ha reso un simbolo di un’epoca in cui la musica leggera italiana sapeva raccontare storie di amore e sogni.

La storia di un successo senza tempo

Trasferitosi a Milano in giovane età, Mario Tessuto iniziò a coltivare la sua passione per la musica grazie all’amicizia con Livio Macchia, membro dei Camaleonti. Fu notato da Miki Del Prete, collaboratore di Adriano Celentano, e successivamente firmò il suo primo contratto discografico con il Clan Celentano. Tuttavia, fu con la C.G.D. che Tessuto raggiunse la vera consacrazione.

Nel 1969, il brano “Lisa dagli occhi blu”, scritto da Giancarlo Bigazzi e arrangiato da Ezio Leoni, divenne un autentico fenomeno musicale. La canzone, con la sua melodia romantica e il testo evocativo, conquistò il pubblico e vendette oltre un milione di copie, guadagnandosi il Disco d’Oro. Presentata durante il programma televisivo Settevoci condotto da Pippo Baudo, questa canzone segnò una pietra miliare nella musica italiana, trasformando Mario Tessuto in una star amata da generazioni.

Una carriera tra successi e rinnovamento

Nonostante l’enorme successo di “Lisa dagli occhi blu”, Mario Tessuto continuò a brillare con brani come “Lisa colora il sole” e “Innamorati sempre, innamorati mai”, che consolidarono il suo stile melodico e romantico. Partecipò a prestigiosi festival come il Cantagiro e programmi televisivi iconici, mantenendo un legame forte con il suo pubblico.

Negli anni Settanta, Tessuto continuò a produrre musica e partecipò a numerosi eventi dedicati ai revival degli anni Sessanta, riaffermando il suo ruolo di protagonista nella storia della musica italiana. Con il passare del tempo, il suo talento e la sua passione per la musica gli permisero di rimanere rilevante, esibendosi fino al 2021.

Un’eredità che vive nel cuore del pubblico

Mario Tessuto non è stato solo un cantante, ma un simbolo di un’Italia che non c’è più: l’Italia dei musicarelli, delle serate estive davanti al televisore e delle melodie che raccontavano storie di vita semplice e autentica. La sua “Lisa dagli occhi blu” rimane un classico senza tempo, capace di emozionare ancora oggi.

Tessuto è stato anche un uomo generoso, legato alla sua comunità e attivo in iniziative benefiche. A Vigevano e Abbiategrasso, dove viveva, era molto apprezzato per la sua disponibilità e la sua umiltà.

Con la scomparsa di Mario Tessuto, l’Italia perde una delle sue voci più dolci e rappresentative, ma la sua musica continuerà a vivere, testimone di un’epoca d’oro della canzone italiana.

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