ABBIATEGRASSO – Un weekend intenso, il buon cibo è stato protagonista attirando visitatori da
tutto il territorio, da Milano, dall’intera Città Metropolitana e oltre. L’edizione numero 17 di
Abbiategusto, rassegna enogastronomica nazionale, è stata dedicata al fiume Ticino che dalla
Svizzera attraversa Piemonte e Lombardia, tutti territori bellissimi, tra cui il nostro spicca come
“crocevia”, punto di incontro, dove si snodano i Navigli che creano un suggestivo paesaggio
disseminato di cascine. L’area espositiva di Abbiategusto, in via Ticino, è stata inaugurata venerdì
sera. A colpire a primo impatto i visitatori, dopo il taglio del nastro da parte delle autorità, un
allestimento originale, un omaggio a Moschino, stilista di origine abbiatense. L’eccellenza ad
Abbiategusto è di casa. Molto apprezzata la scenografia all’interno, sono stati infatti recuperati i
teloni che raffigurano il centro storico di Abbiategrasso utilizzati in una passata edizione, che hanno
ricreato la bella atmosfera del centro città, una cornice che anche gli espositori stessi hanno gradito.
Diciassette le Cittaslow che hanno esposto, raccontato, venduto i propri prodotti, valorizzando al
meglio i territori di provenienza, ottimi vini dal Piemonte e dalla nostra zona, strepitosi salumi dalla
Toscana venduti dal produttore che affettava orgoglioso assaggini a chi, incantato anche
dall’accento, rimaneva affascinato da cotanta passione in quel faceva e deliziato dal sapore; ottimi
pecorino e guanciale (per una fantastica amatriciana) si trovavano negli stand del centro Italia,
l’area di Macerata, le zone colpite dal terremoto, dove tanti piccoli produttori stanno cercando di
risollevarsi anche promuovendo le proprie eccellenze. Non potevano mancare i tortellini emiliani, il
pesto e le trofie di Levanto, il gorgonzola e i prodotti del nostro territorio, ma anche “chicche” dalla
Francia, i formaggi di Langres e l’Armagnac de Labastide-d’Armagnac. E ancora, salumi piccanti
dalla Calabria, cannoli, arancini e tante specialità dalla Sicilia… Taralli pugliesi di tutti i gusti, birre
artigianali, prodotti a marchio parco del Ticino e molto altro. “Un richiamo al buon vivere, alle
buone pratiche alimentari, alla qualità del cibo, all'incontro diretto con tanti produttori” ha ricordato
il sindaco Arrara durante l’inaugurazione, occasione anche per sottolineare lo spirito di una città,
Abbiategrasso, che è accogliente e solidale: “Una comunità che sa accogliere è una comunità che
vive bene, una città aperta, forte della propria identità e delle proprie tradizioni, ma curiosa e attenta
a ciò che accade all’esterno, a tutte le situazioni di fragilità che chiedono risposte. In questa
struttura, da tre anni, tutti i giorni, è attiva la mensa di solidarietà che fornisce pasti caldi a persone
in difficoltà. Grazie a tutti i volontari che si stanno impegnando in questo servizio. Abbiategusto ci
dimostra che il benessere è un concetto più ampio dell’avere, il benessere va recuperato nella sua
dimensione di ‘stare bene’ e sedersi a tavola con un buon cibo e un buon vino è davvero benessere”.
Insieme al sindaco e al presidente del Parco del Ticino, Gianni Beltrami, al taglio del nastro Arianna
Censi, vicesindaco della Città Metropolitana di Milano: “Proprio il comparto agroalimentare è
l’unico, negli ultimi anni, che continua a mantenere un trend di crescita. E tutti i percorsi
ciclopedonali che seguono le vie d’acqua – siano esse fiumi, navigli o canali – sono elementi
attrattivi di una nuova forma di turismo la cui portata economica in termini di lavoro, ricchezza e
prodotto interno lordo è quantificabile in maniera interessante” ha affermato Censi. Come ormai è
tradizione di buon auspicio le “note” d’apertura della kermesse sono state affidate al mitico Peppe
Cotto, il noto macellaio di Loro Piceno (provincia di Macerata), che produce, tra le altre cose, la
porchetta forse più buona del mondo. Con una sorta di “tromba” creata con la cotenna essiccata,
sfoggiando il suo inconfondibile papillon (fatto sempre di pelle di maiale), ha suonato qualche nota
“Fratello Sole, Sorella Luna”, dopo aver ricordato, mostrando una foto del monte Vettore (dove si è
creata la faglia), il terribile sisma che ha colpito la sua zona. Con la benedizione di don Graziano
dell’oratorio Sacro Cuore, Abbiategusto ha potuto avere inizio. Domenica l’afflusso maggiore in
fiera, la bella giornata ha favorito anche il mercatino nel centro storico, arricchito dalle luminarie
natalizie. Chiusura col “botto” domenica sera all’Annunciata con la “Special Opening”
dell’Ambasciata del Gusto di Maestro Martino. Gli “chef ambassador” valorizzando i prodotti del
Parco del Ticino hanno dato vita ad una vivace festa, a cui hanno partecipato quasi 900 persone.
Protagonisti i sette piatti preparati dagli chef Andrea Besuschio, Antonio Colombo, Matteo
Monfrinotti ,Sara Preceruti, Lucia Tellone, Sabrina Tuzi con tanto di showcooking e musica del
deejay. Una serata scatenata che ha fatto riemergere il “gusto” popolare della kermesse più
importante di Abbiategrasso. S.O.