ABBIATEGRASSO – Presentata la 17esima edizione della Rassegna enogastronomica nazionale Abbiategusto, l’evento più importante dell’anno, che trasforma Abbiategrasso in una piccola capitale “gourmet” dove il buon cibo è protagonista e dove i produttori stessi espongono e raccontano i loro prodotti, frutto del lavoro e della passione, con lo scopo non solo di far gustare le eccellenze del territorio e d’Italia ma anche trasmettere una filosofia di vita che si riassume nella parola “Cittàslow”. Nei sotterranei del Castello, suggestivi più che mai e sapientemente allestiti dall’arch. Clementi, venerdì 18 è stato presentato il succulento programma della kermesse. Il sindaco Arrara, nella sua quinta edizione in fascia tricolore, ha ricordato che questo è l’evento principale della città e che ha anticipato di 13-14 anni l’idea che ha ispirato Expo, ossia la centralità del cibo “che non è solo mangiare, ma è cultura, storia e tradizione. Siamo orgogliosi di essere ‘slow food’, perché è motivo di gioia sedersi a tavola, è un momento sacrale in ogni famiglia… Quest’anno ospitiamo il maggior numero di Cittàslow, 16, sono città che hanno fatto una scelta precisa, quella di assaporare lentamente le cose che abbiamo…” Ci saranno anche Cittàslow della zona del Centro Italia, colpita dal terremoto. Abbiategusto 2016 strizza l’occhio al fiume Ticino che dalla Svizzera attraversa il Piemonte e la Lombardia, territori ricchi di storia e che vantano numerose eccellenze enogastronomiche. Immersa nel Parco del Ticino, la città di Abbiategrasso è “crocevia”, punto di incontro tra saperi e sapori diversi, accumunati proprio dal fiume Azzurro. “Abbiamo anche il Naviglio che a Castelletto si snoda per Bereguardo e il pavese… ancora più crocevia…” ha ricordato Arrara. In Fiera (lo spazio espositivo di via Ticino 72 sarà inaugurato venerdì 25 alle ore 17) nessun rivenditore ma tutti produttori che raccontano le proprie produzioni, dando così un ulteriore valore aggiunto a quello che si potrà degustare. Nei sotterranei del Castello è invece allestita l’Osteria del Grotto che ad ogni aperitivo e cena (sabato e domenica anche i pranzi) accoglierà i visitatori col calore e la tradizione di piatti tipici del Piemonte e della Svizzera, gli chef proporranno con semplicità e rigore specialità della tradizione ticinese e ossolana: si svolgeranno degustazioni e incontri con cuochi e produttori. Sempre più affiatata e proficua la collaborazione con il Parco del Ticino, rappresentato dal suo presidente Beltrami, soddisfatto di andare sempre più verso una direzione ‘internazionale’ con il coinvolgimento della Svizzera (come già avvenuto con la Fiera d’ottobre), un allargamento dei confini non solo geografici ma anche di vedute e prospettive, che favoriscono sinergie e rapporti commerciali. Grandi protagonisti sono ovviamente i prodotti a marchio Parco del Ticino che già con l’associazione Maestro Martino e la Gourmet Experience all’Ambasciata del Gusto erano stati valorizzati e portati in alto, sul palmo di una “mano d’oro”. “Prodotti che erano già buonissimi e che sono diventati eccezionali” ha detto Beltrami, facendo notare anche come l’esperienza con Maestro Martino, lo chef Cracco e i giovani ambasciatori chef degli chic nic abbiano stimolato anche ristoratori e agriturismi locali, ri-entusiasmandoli e dando nuovi slanci di creatività. “L’importante – ha concluso Beltrami – è partire dalle cose belle del nostro passato per costruire un futuro migliore”. A proposito di bellezza, non poteva mancare un richiamo all’arte e alla cultura, è stata inaugurata nei sotterranei del Castello la mostra “Animal” di Gabriele Cantadore, l’artista che celebra in un modo così autentico, vero, ruvido e accattivante le valli e le montagne del Ticino, il mondo degli alpeggi. Ci saranno anche incontri per parlare di paesaggio e territorio, con Francesco Magna, che ha accennato a quella che è chiamata Ticino Valley, un progetto che coinvolge diverse comunità, fino a Locarno. E’ stato ricordato il ruolo fondamentale degli agricoltori (due terzi del territorio del Parco del Ticino è agricolo), che sono il primo presidio di difesa dell’ambiente (il parco del Ticino tra l’altro è area Unesco). Qualche “chicca” da segnare in agenda: giovedì 24 al ristorante all’Orto Sant’Antonio di Castelletto ci sarà il celebre macellaio Peppe Cotto di Loro Piceno (cena 25 €; aperitivo 10 €). Si preannuncia “scoppiettante” la serata finale di domenica all’Annunciata dove sei chef dell’Ambasciata del Gusto proporranno imperdibili piatti gourmet (dalle 18.30 alle 23): con showcooking, degustazioni e musica del Dj Gigi Cutrì (Radio RTL), champagne e open bar (costo 25 €, posti limitati, tel. 340.8377991). Tante altre saranno le occasioni per vivere a 360° l’Abbiategusto 2016, ben 22 infatti sono le “postazioni” in città tra negozi e ristoranti che propongono menù, aperitivi, degustazioni, laboratori… Immancabile la domenica il mercato del gusto dalle 9 alle 20 nel centro città. La Fiera invece sarà aperta venerdì dalle 17 alle 21; sabato e domenica dalle 10 alle 21. Insomma innumerevoli le proposte di Abbiategusto che sta per andare in scena, mentre la città scalpita, curiosa di vivere questa intensa “gourmet experience”. S.O.