ABBIATEGRASSO – Domenica 11 novembre presso l’ex convento dell’Annunciata si è svolta la cerimonia di commemorazione dei Caduti abbiatensi durante la Grande Guerra.
In occasione del centenario della fine del conflitto mondiale, Abbiategrasso ha voluto rendere omaggio alle famiglie delle vittime, consegnando loro il libro “Abbiategrasso e la Grande Guerra” scritto da Alberto Magnani e Renzo Sgarella e regalando una medaglia commemorativa pensata e promossa dal Gruppo Alpini Abbiategrasso. La manifestazione si sarebbe dovuta svolgere presso il Castello Visconteo, ma gli organizzatori, a causa del brutto tempo, hanno optato per spostarla all’Annunciata. L’ex convento ha quindi ospitato i molti partecipanti accorsi nonostante la pioggia, regalando alla celebrazione uno scenario altrettanto suggestivo e appropriato.
Colonna sonora del pomeriggio la musica delle bande: la Filarmonica, la Garibaldi e dulcis in fundo la Fanfara dei Bersaglieri. Le tre bande si sono succedute sul palco e hanno dettato i tempi della manifestazione concludendo con l’Inno di Mameli suonato da tutte e tre le formazioni bandistiche all’unisono, regalando ai presenti un finale degno della giornata.
Terminato il concerto, sono intervenuti il sindaco Cesare Nai, l’assessore Beatrice Poggi e il capogruppo degli Alpini di Abbiategrasso Afonso Latino, tutti hanno ricordato e rimarcato il valore della giornata. Dopo aver fatto alcuni cenni storici e presentato il libro e gli autori, hanno omaggiato i parenti di alcuni degli oltre duecento caduti abbiatensi, chiamandoli uno ad uno sul palco e consegnando libro e medaglia. Questo il discorso del sindaco Cesare Nai: “Sono quest’oggi onorato di esser qui a rappresentare la nostra comunità, la nostra città di Abbiategrasso; come penso siate onorati ed emozionati tutti voi. L’orgoglio di essere qui oggi è dovuto anche al fatto che la nostra città ha saputo cogliere questo importante anniversario per ringraziare, a distanza di anni, tutti i giovani che da Abbiategrasso partirono per le trincee e non fecero più ritorno…
Molti storici ritengono che la Prima Guerra Mondiale sia il compimento dell’epopea risorgimentale che poi ha portato all’unità della nostra Italia. Sicuramente queste non erano le considerazioni di chi partì per andare a combattere, questi ragazzi si ritrovarono a combattere una guerra durissima che per la prima volta vedeva la tecnologia al servizio del conflitto, quindi una strage spaventosa. Indosso con fierezza la fascia tricolore per ringraziare per questo sacrificio, più di 200 ragazzi non fecero ritorno. Abbiategrasso è stata in grado di celebrare questo momento, non con retorica, ma in maniera sentita e quindi anche la vostra presenza è qui a testimoniare questo.
Nel ringraziare ancora il sacrificio di chi ha creduto nel valore di difendere la patria, io mi permetto di dire Viva l’Italia, viva la nostra Repubblica e guardiamo con fiducia verso un futuro di pace, perché la pace e il benessere è quello che con il loro sacrificio questi ragazzi hanno voluto regalarci. Viva l’Italia”. L’assessore Poggi è intervenuta ringraziando chi in queste settimane ha contribuito a tutte le manifestazioni di commemorazione e ha poi presentato il libro “Abbiategrasso e la Grande Guerra” di Alberto Magnani e Renzo Sgarella (a cui il Comune di Abbiategrasso ha fatto da editore), ringraziando gli autori e invitando Sgarella sul palco per la cerimonia conclusiva. L’assessore ha proseguito leggendo una lettera del curatore del testo Mario Comincini, che per impegni inderogabili non ha potuto presenziare all’evento, questi alcuni estratti: “… La nostra città si sta distinguendo per le iniziative numerose e significative, organizzate per il centenario della vittoria. Quando si apprende il numero dei nostri Caduti, si rimane senza parole, immediatamente il nostro pensiero va alle loro tragedie personali, ma anche alle sofferenze e tribolazioni delle loro famiglie, dalle nostre famiglie, spesso colpite da più di un lutto. La nostra comunità faticò ma seppe riprendersi, anche se dopo molti anni, all’orizzonte, si profilava di nuovo lo spettro di altre guerre. Per la giornata di oggi, noi abbiatensi dobbiamo la nostra riconoscenza, equamente suddivisa, all’Amministrazione comunale e al Gruppo Alpini Abbiategrasso; è veramente un momento in cui la storia, per il loro merito, riesce a mostrarci tutto il significato per il nostro presente e il nostro futuro”. La lettera è terminata con i ringraziamenti e i saluti ai due autori, sigillati da una citazione di Cicerone, dedicata loro da Comincini: “Il vostro libro ha, direi, quasi ricondotto a casa noi che andavamo pellegrinando per la nostra città come stranieri, e ha fatto sì che potessimo, una buona volta, sapere chi siamo e dove siamo”. L’ass. Poggi ha concluso ringraziando il Gruppo Alpini e lasciando la parola al loro rappresentante, il quale ha descritto la loro scelta di omaggiare le famiglie dei Caduti con le medaglie commemorative, a testimonianza della memoria sempre viva e sentita in merito al loro sacrificio; dando il via alla celebrazione di consegna conclusiva di una giornata toccante e importante per tenere vivo il ricordo di chi siamo e da dove veniamo, frasi forse abusate, ma in questo caso molto appropriate, ricordando e rivivendo in prima persona i sacrifici dei nostri conterranei, inevitabilmente saremo portati a difendere quei valori e quegli ideali che oggi possono sembrare scontati, ma che allora sono stati difesi e ottenuti con il sangue di tantissimi italiani. Luca Cianflone