L'eco della città

I “5 minuti” della minoranza. Mai come questa volta, il detto ‘avere i 5 minuti’ per dirsi arrabbiati e aver perso la pazienza sono da prendersi alla lettera

ABBIATEGRASSO – Il Consiglio comunale si è aperto con gli auguri, a cui ci associamo, del sindaco Nai a due coppie di novelli sposi, l’assessore Cristina Cattaneo convolata a nozze nelle scorse settimane così come il consigliere Pd Emanuele Granziero. A questi auguri si sono aggiunti quelli di pronta guarigione all’ass. Beatrice Poggi che ha subito un intervento e che, benchè convalescente, ha già ripreso in parte a lavorare. Subito dopo questa parentesi ‘rosa’ però, sono arrivati i ‘5 minuti’ richiesti dai consiglieri di minoranza e, mai come questa volta, il detto ‘avere i 5 minuti’ per dirsi arrabbiati e aver perso la pazienza sono da prendersi alla lettera. A farli venire a Giuseppe Serra (Fi), unico consigliere di maggioranza a chiedere la parola, sono i cittadini incivili che abbandonano i rifiuti per cui ha ipotizzato una “tassa sulla maleducazione”. Ha detto: “Sono qui a proporre un tavolo di lavoro nella Consulta Ambiente per contrastare il problema di inciviltà, incuria, degrado. Allego il documento da inviare alla Consulta in cui propongo di ricollocare i cassonetti in postazioni pubbliche più adatte per il decoro della città, un tavolo di lavoro con la presenza di consiglieri, funzionari, assessori… Un ispettore dell’ambiente o un ‘eco-vigile’ per dare multe…” Un lungo elenco che prevede anche “il contenimento e didinfestazione di topi, zanzare, piccioni e blatte”, oltre a “progetti per la Gabana e progetti per ridare slancio all’amore per l’ambiente e il Ticino attaverso le scuole”. “5 minuti di fuoco” quelli di Graziella Cameroni, consigliere Pd che ha fortemente criticato l’amministrazione Nai dicendo: “Ad oggi sono passati 100 giorni e 1 anno, un tempo che non concede più l´alibi di essere in una prima fase di conoscenza della situazione, un tempo in cui ‘il fatto’ e ‘il non fatto’ devono essere visibili alla cittadinanza e in cui un’opposizione costruttiva è giusto che esprima le sue valutazioni.
Oltre ad alcuni indispensabili interventi di manutenzione ordinaria, due sono le scelte significative andate in porto, ma purtroppo con effetti discutibili: la cancellazione del PGT e il ripristino del PGT Albetti, ormai datato, una manovra che potrebbe costare assai cara alla città perché rispolvera progetti di grandi insediamenti e la riapertura al traffico del centro storico in orario serale e il doppio senso di marcia in Corso Italia, a discapito della mobilità dolce e della sicurezza di pedoni e ciclisti, del commercio locale, della qualità. Che cosa manca all’appello? Direi tutto il resto. Partiamo dalla famigerata piscina: qualora il bando, non ancora pubblicato, portasse a qualche risultato, nascerebbe già sottodimensionata rispetto ai bisogni di una città di 32.000 abitanti, ma anche agli orientamenti di oggi, secondo i quali le persone cercano strutture di pregio, che offrano servizi di buon livello, diversificati, rispondenti a passioni sportive molteplici, anche di tipo agonistico. Una piscina con un  costo elevatissimo e sproporzionato: oltre 7 milioni di euro, destinato ad avere forti ripercussioni sulle finanze del Comune per i prossimi 20 anni.
Il Sindaco, in una recente commissione sul tema, ha di nuovo pizzicato la minoranza per non aver fatto richiesta del progetto, sappia che il PD, a mezzo pec in data 8 agosto, quindi più di un mese e mezzo fa, tale richiesta l´ha inoltrata, ma non ha ancora ricevuto il materiale. La piscina richiama necessariamente l’attenzione sulla scuola di via Colombo. Visti i costi esagerati dell’impianto natatorio, non è più pensabile che la costruzione dell’ala mancante della scuola possa trovare spazi finanziari nelle pieghe del bilancio. Sarebbe quindi corretto dire a chiare lettere alle famiglie e ai docenti che possono dimenticarsela.
Quindi, se tutto andrà bene, la città avrà una ‘piscinetta’ e resterà con poche aule per gli alunni e senza la prospettiva di trasferire la scuola di Via Vivaldi in una sede più dignitosa.
3. Veniamo ora all’Ospedale, che continua a perdere i pezzi, le promesse sono cadute nel dimenticatoio, i disagi per gli utenti sono sempre più preoccupanti. Il nostro Sindaco si è fatto assurdamente nominare presidente della Consulta da questa maggioranza, ma poi silenzio totale. Il gioco politico è sotto gli occhi di tutti ma grava sulla pelle dei cittadini”. Cameroni ha continuato citando la ferrovia, una linea da terzo mondo, nessun rispetto per i pendolari, lasciati fuori dalla porta durante il recente incontro in Regione. Ha criticato la scelta di sostenere il progetto della strada Vigevano-Malpensa invece di una migliore viabilità verso Milano. Citato anche il ‘nebuloso rapporto con Cracco’ e il bando ancora atteso per il futuro dell’Annunciata che continua a costare 200.000 euro all’anno al Comune. Nella conclusione il sindaco è stato invitato “con fermezza ad  agire con maggiore tempestività efficacia e trasparenza in favore della città”. Non sono stati da meno i tre consiglieri di Cambiamo Abbiategrasso, De Marchi, Cattoni e Finiguerra che in questo ordine sono intervenuti. Maria Antonietta De Marchi  ha criticato la mancanza di progetti e proposte per la città a distanza di 2 mesi dal precedente consiglio e il mancato ascolto dei cittadini, come l’aver ignorato altre proposte per la piscina e le richieste per il P.S. “I bambini di via Colombo devono giocare tra le macerie, non si poteva pulire? Un evento c’è stato: la festa del sole che la città non voleva ma Nai sì”. Christian Cattoni ha proseguito disapprovando i 15 mesi passati, mesi ha detto “ buttati alle ortiche dall’amministrazione Nai-Albetti, o forse è meglio dire Albetti-Nai. Nai invece di impegnarsi per l’ospedale si è impegnato per la campagna elettorale di Gallera che lo vuole chiuso… I nostri pendolari viaggiano in carri bestriame e la nostra amministrazione cosa fa oltre a qualche comunicato di facciata? Sulle scuole di via Colombo meglio stendere un velo pietoso, per la piscina l’amministrazione si è fatta andar bene la prima proposta… Per quanto riguarda Amaga, la differenza rispetto a prima è solo un presidente un po’ più social. La Consulta dell’ospedale in cui il sindaco è referente non è ancora stata convocata”. Prima di Finiguerra, il cons. Luigi Tarantola della lista civica Ricominciamo Insieme ha espresso rammarico perché “le amministrazioni di Vigevano, Abbiategrasso e Mortara sono andati a parlare della linea Mi-Mo senza invitare i piccoli comuni”. Domenico Finiguerra ha quindi proseguito, questa volta con tono desolato, l’elenco delle lagnanze per un’amministrazione che avrebbe, secondo quanto promesso in campagna elettorale, costruito una ‘nuova Abbiategrasso’. “Oggi invece – ha detto – dobbiamo fare i conti con una città immobile, sia dal punto di vista istituzionale che sociale. Le Consulte? Nulla. I giovani ci chiedono perché li abbiamo inseriti in un organismo che non fa nulla. Diamo un segnale ai cittadini” e rivolgendosi al sindaco gli ha chiesto: “Nai quando convochi la Consulta dell’Ospedale di cui hai voluto essere presidente? Prima delle prossime elezioni? Oggi diverse deleghe rientrano in capo al sindaco, oltre all’urbanistica ora anche il bilancio. Nai non ce la puoi fare, ci sono assessori con deleghe molto leggere e il sindaco sovraccaricato”. Finiguerra ha quindi ricordato “il vigile Giovanni Camerini della nostra Polizia Locale che è mancato”. Il sindaco Nai subito dopo è intervenuto sulla Consulta Ospedale, giustificando la mancata convocazione “perché non ho ancora i nomi dei due sindaci da inserire, giovedì erano presenti solo in 5, al presidente Marelli ho chiesto di farmi avere al più presto i due nominativi poi la convocherò con urgenza”. E.G.

 

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