ABBIATEGRASSO – In occasione del 74° Anniversario della Liberazione Abbiategrasso ha reso omaggio a quella storica data partecipando e organizzando una serie di manifestazioni sin dal mattino. Ritrovo in piazza Marconi sotto il Municipio insieme alle autorità cittadine, all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e alle rappresentanze di Assoarma. Primo corteo fino alla basilica di Santa Maria Nuova per la S.Messa, al termine della quale ci si è riuniti nuovamente per una sfilata nelle vie del centro e non solo. Guidati dal complesso bandistico La Filarmonica, ci si è soffermati in piazza Castello alla Lapide ai Deportati, Caduti della Ex Jugoslavia e F.lli Rossi, dove i bambini hanno letto alcuni pensieri e lettere; si è proseguito in via Colombo per poi rendere onore alla targa in memoria degli Scioperi del 1943/1944 con esecuzioni musicali e altre lettere dei giovanissimi. Il corteo è arrivato in piazza XXV Aprile dove si è tenuto l’alzabandiera seguito dalla commemorazione ufficiale alla presenza del sindaco Cesare Nai e del presidente della Sezione Anpi “G.Pesce” di Abbiategrasso Gianmarco Garbi. Il sindaco, dopo i ringraziamenti a tutte le rappresentanze e le numerose persone presenti, ha ricordato La Liberazione con queste parole: “Ricordare il 25 aprile 1945 vuol dire innanzitutto dare una possibilità straordinaria a chi non c’era di conoscere e di misurarsi con la Resistenza nel suo significato essenziale. Quel giorno l’Italia riconquistò la libertà alzando la testa dalla dittatura, ridando speranza a tutti gli italiani. Il 25 aprile rappresenta l’affrancamento definitivo da ogni forma di oppressione e di totalitarismo… La democrazia, al pari della libertà, è un patrimonio che ci è stato consegnato che con l’impegno quotidiano dobbiamo essere in grado di trasmettere alle generazioni future. Possa la memoria dei sacrifici dei Padri di questa Repubblica rimanere viva ed essere tramandata di generazione in generazione, perché tanti giovani che diedero la vita per la liberazione, ci hanno lasciato in dono la democrazia, la Repubblica e la Costituzione, autentici beni comuni che dobbiamo coltivare e custodire per sempre; il ricordo di quei giorni ci fa guardare con fiducia al nostro futuro, ci fa sentire il dovere di essere uniti tutti nell’amore della patria ed uniti nell’impegno di contribuire alla pace e alla prosperità di tutti i popoli e di tutte le nazioni. Viva l’Italia, viva la Repubblica, viva la Resistenza!”. Il presidente Anpi Garbi ha ricordato l’importanza di andare ad occupare gli spazi pubblici, non lasciando spazio a rigurgiti neo-fascisti, la necessità di pretendere un confronto sui temi sociali, lavoro, uguaglianza, occupazione, dissesto ambientale, impegnandosi contro chi vorrebbe rappresentare l’immigrazione come il più grande problema di questo Paese: “Questi fascisti non sono altro che servi, non si rendono conto di essere usati da chi ha un potere superiore al loro. Dispiace che Abbiategrasso venga coinvolta direttamente in questo problema” rivolgendosi poi a Nai ha proseguito: “Caro sindaco, permettimi di bacchettarti, qui subentra il tacito consenso dell’Amministrazione, perché è inaccettabile che una città con la storia di Resistenza di Abbiategrasso lasci spazi ad associazioni che si dichiarano chiaramente fasciste! E’ ignobile che il Giorno della Memoria un banchetto di connotazione chiaramente fascista si trovi in piazza! Come è inaccettabile che si svolgano feste fasciste in fiera. Sono convinto che ci sarà un’inversione di tendenza, noi lo speriamo, lo pretendiamo, vogliamo che Abbiategrasso non conceda più spazi a nessuna associazione che non si dichiari antifascista. Mi dispiace non sia passata la mozione in Consiglio comunale e non te la puoi cavare dicendo che voi date spazio a tutti. Noi saremo pronti a lottare con i nostri mezzi e i nostri valori, lo faremo perché oggi è il 25 Aprile, ma noi siamo sempre pronti, tutti i giorni per noi sarà un 25 Aprile!” Al termine del discorso di Garbi il corteo è ripartito. Le parole di contestazione nei confronti dell’operato dell’Amministrazione da parte di Garbi non sono passate indifferenti, anzi. La sfilata ha sostato per la deposizione della corona al Monumento ai Caduti dietro il Castello per poi concludersi in piazza Marconi con il ritorno del Gonfalone in Municipio e i saluti del sindaco Nai. Luca Cianflone