ABBIATEGRASSO – In occasione della Settimana Europea della Mobilità sostenibile FIAB Abbiategrasso Abbiateinbici ha monitorato il traffico contando i passaggi, dalle 7.30 alle 13.30 di un giorno di mercato, delle persone in bicicletta, a piedi e in automobile in quattro punti di accesso al centro: viale Mazzini, via Pavia, via XX Settembre e corso Italia.
Nelle 6 ore del censimento i nostri volontari hanno contato 14.000 passaggi di persone in bici e a piedi (rispettivamente 4.432 e 9.576), e di 6.500 auto. Sono dunque tantissimi gli abbiatensi che si muovono attivamente, quasi un quarto degli abitanti, nonostante l’assenza di misure per la loro sicurezza in strada. I ciclisti sono sempre molto numerosi, ma in 10 anni sono diminuiti del 20%, in controtendenza alla crescita che si osserva in tutte le città che investono sulla mobilità sostenibile.
A dissuadere dall’uso della bici per gli spostamenti urbani è probabilmente l’insicurezza generata dal trovarsi in mezzo a un traffico veicolare sempre più intenso, pericoloso e irrispettoso dei diritti degli utenti fragili. A titolo di esempio: in corso Italia nel tratto tra via Manzoni e via Misericordia, 2.690 pedoni sono confinati su due striminziti marciapiedi sempre occupati da auto in sosta e 1.739 ciclisti devono condividere la strada con 1.258 auto (e ogni auto ingombra quanto 10 biciclette). Gli utenti fragili qui sono quattro volte gli automobilisti, ma sono questi ultimi a prendersi quasi tutto lo spazio. Situazioni analoghe anche negli altri punti di osservazione: pedoni e ciclisti sono dappertutto molto più numerosi degli automobilisti, ma si trovano costretti in spazi insufficienti o obbligati a pedalare in mezzo alle auto.
Qualche dato sulle auto. Dal passaggio a livello di viale Mazzini sono transitati 2.800 automezzi, in via Pavia 2.000, sul ponte di San Pietro circa 1.300. Hanno attraversato il centro storico 2.000 automobilisti, quasi un terzo (614) sono usciti da corso San Martino, passando tra le migliaia di persone che affollano il mercato. Da una nostra indagine del 2019 risulta che il 32% degli automobilisti che entrano in centro esce in meno di 10 minuti e un altro 27% in meno di 20 minuti; difficile capire le ragioni dei 1.200 automobilisti che scelgono questo percorso lento e tortuoso, visto che non hanno il tempo di fermarsi o al più riescono a bere un caffè o prelevare al Bancomat parcheggiando ovviamente in divieto di sosta. Difficili da spiegare anche i quasi 5.000 automobilisti di viale Mazzini e via Pavia, ma potrebbe essere un modo per aggirare le code di via Dante.
Per rendere più sicure, belle e vivibili le strade cittadine e aumentare qualità e fruibilità dell’ambiente e dello spazio pubblico, occorre favorire la maggioranza virtuosa che si sposta a impatto ambientale zero, reprimendo la sosta irregolare e attuando misure per disincentivare il passaggio degli autoveicoli sia lungo i bastioni che in tutto il nostro piccolissimo centro.