ABBIATENSE – Due fronti contrapposti, nessuna mediazione sembra ormai possibile, i sindaci del “sì” alla strada dei comuni di Abbiategrasso, Magenta, Ozzero, Robecco sul Naviglio, Boffalora, che si sono recati a Roma il 4 dicembre scorso con i rappresentanti di Regione Lombardia per un incontro richiesto dal Ministero dei Lavori Pubblici in vista della decisiva Conferenza dei Servizi del 14 dicembre, che deciderà se il tratto da Vigevano a Magenta verso Malpensa si farà oppure no, sono fiduciosi. Tutti i comuni della tratta tranne Albairate e Cassinetta di Lugagnano sono per il sì, le loro motivazioni sono: una strada più sicura, più scorrevole quindi meno inquinante soprattutto per comuni come Robecco che sopporta 17.000 veicoli al giorno di passaggio in centro, permettere a chi arriva da Vigevano e dalla Lomellina di dimezzare e oltre i tempi di percorrenza, risolvere i problemi di Pontenuovo di Magenta, rilanciare l’economia di tutti i territori coinvolti e raggiungere anche più facilmente Milano, immettendosi da Magenta sulla A4, la To-Mi. Il fronte del “no” oltre ai due piccoli comuni conta su città Metropolitana e i Parchi Ticino e Agricolo sud, contrari al consumo di suolo. Costoro con le associazioni ambientaliste e il movimento “No tangenziale” hanno organizzato un presidio martedì mattina dalle 7.30 alle 9.30 ca. alla rotonda di Albairate con uscite per Milano e per la stazione di Albairate-Vermezzo. Martedì mattina quindi la Baggio sarà ancora più del solito nel caos, i molti pendolari che devono raggiungere il posto di lavoro e che ogni giorno affrontano code chilometriche dovranno cercare delle alternative, partenze all’alba o tragitti ancora più lunghi e trafficati. A dire “no” alla strada, con i “No Tang” gli stessi comuni ambientalisti che, a partire da Albairate quand’era sindaco Tarantola, con Chiodini a Ozzero, Simonini a Cisliano, Finiguerra a Cassinetta di Lugagnano, avevano osteggiato il raddoppio del collegamento con Milano, rinunciando al finanziamento di 430 milioni di euro. Ora di stanziati per il collegamento di Vigevano con Malpensa ce ne sono 260, se vince il “no” si perderanno anche questi. Una cosa è certa, nei prossimi giorni probabilmente si deciderà il futuro del territorio. E.G.